Enlighting Mind Il Veliero
Il Veliero

Il veliero
Anamorfosi con specchio cilindrico
Ceramica
Piatto diam. 30 cm, specchio diam. 9 cm
1990
L’elaborazione creativa delle opere anamorfiche di Stella Battaglia e Gianni Miglietta si è svolta negli
anni in un dialogo e in uno scambio continuo tra le ricerche dei due artisti. In particolare Gianni Miglietta
si è concentrato sulle anamorfosi con specchio, affascinato dal doppio che l’immagine riflessa
rappresenta. Anamorfosi con tutte le forme di specchio (piano, cilindrico, piramidale, conico) sono state
oggetto di indagini e modelli, accompagnate dal disegno geometrico degli angoli di riflessione e dai
calcoli di scelta delle superfici di deformazione dell’immagine.
STELLA BATTAGLIA
Scultrice (Accademia di Belle Arti di Firenze). Dopo un percorso nel campo della danza e del
teatro, si rivolge alle arti figurative focalizzandosi sul tema della prospettiva e dell’anamorfosi e
approfondisce lo studio sulle distorsioni ottiche in scultura. La riflessione sul rapporto tra visione e
oggetto, tra le due dimensioni dell’immagine e le tre dimensioni della scultura (2D - 3D), la porta
alla creazione di opere realizzate nei diversi materiali, tradizionali e sintetici, fino alle video
installazioni. Realizza particolari sculture anamorfiche in cui l’immagine di riferimento viene
sviluppata in complesse forme tridimensionali, sia distorte, sia frammentate, sia su diversi nuclei
tematici - figure, linee e prospettiva scenografica. L’immagine costituisce lo spunto per una forma
che si sviluppa nello spazio in modo ritmico e dinamico, mentre il movimento diventa l’elemento
fondamentale ed entra in risonanza con quello di chi osserva l’opera. Importante è la collaborazione
con il Museo Galileo, Istituto e Museo di Storia della Scienza, per cui ha realizzato, insieme a
Gianni Miglietta, installazioni per varie mostre nazionali e internazionali (a partire dal 2001, Nel
segno di Masaccio. L’invenzione della Prospettiva, Firenze, Galleria degli Uffizi) e laboratori
didattici sul tema dei rapporti tra visione e rappresentazione. Dal 2000 collabora regolarmente con
la Facoltà di Architettura, con seminari per il corso di Geometria Descrittiva e recentemente ha
tenuto alcune lezioni all’Accademia di Belle Arti di Firenze. L’Opificio delle Pietre Dure ha
richiesto la sua consulenza sulla prospettiva dei bassorilievi dei Pulpiti di Donatello in San Lorenzo,
a Firenze, e sulle proporzioni della Vittoria Alata di Brescia. Dal 2020 la sua ricerca trova
espressione anche in alcune singolari piccole sculture da indossare ovvero gioielli in argento,
metalli non preziosi e stampa 3D. Le sue opere sono esposte a Parigi, presso la Galerie BOA, e a
Pietrasanta, presso la NAG Art Gallery.
GIANNI MIGLIETTA
Pittore (1949-2017) - Accademia di Belle Arti di Venezia. Assai vario, il suo iter artistico va dal teatro
- scenografia, danza e coreografia - al cinema d'animazione, alla ceramica. Per molti anni si è occupato
insieme a Stella Battaglia di prospettiva e di anamorfosi dal punto di vista della ricerca sia teorica sia
creativa, mettendo a punto l’anamorfosi con specchio sferico, come sviluppo del tutto originale della
tradizionale anamorfosi con specchio (catottrica).
Ha condotto regolarmente, presso il Museo Galileo, i laboratori didattici sul tema dei rapporti tra visione e
rappresentazione - prospettiva, cartografia - e su argomenti allo stesso tema collegati, come la camera
oscura e la gnomonica. Approfondendo lo studio della misura del tempo, ha realizzato una meridiana
catottrica per il Museo fiorentino (2010).
Ha realizzato inoltre, in collaborazione con Stella Battaglia, installazioni per varie mostre nazionali e
internazionali a partire dal 2001, Nel segno di Masaccio. L’invenzione della Prospettiva (Firenze, Galleria
degli Uffizi). Il Museo Galileo ha voluto dedicare alla ricerca dei due artisti un’ampia mostra personale nel
2012, Geometrie dell’illusione, tra arte e scienza. Nel 2014 si è tenuta una mostra personale al MA-EC,
Milan Art & Event Centre e nel 2015 una mostra personale alla Galerie BOA di Parigi.
Negli ultimi anni Gianni Miglietta ha realizzato alcune particolarissime opere nelle quali, rivisitando
l’iconografia e le allegorie sapienziali della tradizione, introduce l’osservatore in un mondo onirico allo
stesso tempo antico e contemporaneo. In queste anamorfosi con specchio sferico, la distorsione delle
forme dipinte e l’immagine riflessa, che include anche l’osservatore, creano una serie di livelli di lettura e
di racconto complessi e raffinati, senza mai abbandonare l’aspetto ludico unito a una sottile e delicata
ironia. Le opere diventano così pensieri sul percorso dell’uomo nel tempo della vita.