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Incarico di lavoro autonomo

Personale di riferimento

 

PREMESSE NORMATIVE

L'art. 7 comma 6 del D. Lgs. n. 165/2001, come modificato dal D.Lgs. n. 75/2017, dispone che ''[...]fermo restando quanto previsto dal comma 5-bis, per specifiche esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le amministrazioni pubbliche possono conferire esclusivamente  incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, in presenza dei seguenti presupposti di legittimità:
a) l'oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall'ordinamento all'amministrazione conferente, ad obiettivi e progetti specifici e determinati e deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell'amministrazione conferente;
b) l'amministrazione deve avere preliminarmente accertato l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno;
c) la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata; non e' ammesso il rinnovo; l'eventuale proroga dell'incarico originario e' consentita, in via eccezionale, al solo fine di completare il progetto e per ritardi non imputabili al collaboratore, ferma restando la misura del compenso pattuito in sede di affidamento dell'incarico;
d) devono essere preventivamente determinati durata, oggetto e compenso della collaborazione.

Nell’ambito degli incarichi consentiti, “le amministrazioni potranno legittimamente sottoscrivere contratti di collaborazione che non abbiano le caratteristiche di eterorganizzazione vietate dall’art 7 comma 5 bis del D.Lgs. 165/2001 e che rispettino i requisiti dell’art. 7 comma 6 del medesimo decreto Legislativo”. La collaborazione si intende coordinata quando, nel rispetto delle modalita' di coordinamento stabilite di comune accordo dalle parti, il collaboratore organizza autonomamente la propria attivita' lavorativa.

Per conferire un incarico di lavoro autonomo esercitato nella forma della collaborazione coordinata, ovvero di lavoro autonomo abituale o non abituale, il docente responsabile di un progetto di ricerca, dopo avere verificato sia l'ammissibilità e la pertinenza con il progetto di ricerca sia la copertura finanziaria, deve presentare istanza motivata al Direttore del Dipartimento il quale, dopo aver ricevuto la suddetta richiesta, può operare in due modi:RICOGNIZIONE

INTERNA PRIMA DEL CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO

In questo caso, prima di convocare il Consiglio di Dipartimento, il Direttore del Dipartimento provvede a far pubblicare sull’Albo Ufficiale di Ateneo un Avviso di ricognizione interna, rivolto a tutto il personale dell'Ateneo, assegnando un congruo tempo di pubblicazione, allo scopo di verificare se nell'ambito del personale dell'Ateneo vi siano persone disponibili a svolgere l'incarico di cui trattasi in orario di lavoro e quindi a titolo gratuito.
Alla scadenza della ricognizione il Direttore provvede ad istruire la pratica per il  Consiglio di Dipartimento. Il Consiglio delibererà l'affidamento dell'incarico alla persona ritenuta idonea, se la ricognizione avrà avuto esito positivo, in caso contrario il Consiglio approva una delibera (post-ricognizione) per l'indizione di una selezione pubblica, che dovrà indicare:-
i contenuti da svolgere in relazione ad un determinato progetto individuato nel suo contenuto caratterizzante;
- la natura temporanea ed altamente qualificata delle prestazioni richieste;
- il profilo professionale e le caratteristiche curriculari richieste;
- l'impossibilità di far fronte alle specifiche esigenze con il personale in servizio presso l'Ateneo con l'indicazione della modalità e del risultato della ricognizione in tal senso effettuata;
- le motivazioni che giustificano la necessità del ricorso all'affidamento a soggetto estraneo all'Ateneo;
- la durata del contratto e la proposta del compenso complessivo al lordo degli oneri a carico del percipiente (attestandone la congruità in relazione alla prestazione richiesta), la spesa complessiva a carico della Struttura, nonché le modalità di esecuzione della prestazione;
- il responsabile del procedimento (RPA) di cui all'art. 6 L. 291/90.

RICOGNIZIONE INTERNA DOPO IL CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO

In questo caso invece il Direttore del Dipartimento convoca il Consiglio di Dipartimento, il quale adotta una delibera (pre-ricognizione), che dovrà indicare i contenuti di cui sopra, nella quale si dà mandato al Direttore ad indire la selezione pubblica, qualora la ricognizione interna, che dovrà essere effettuata tramite pubblicazione di Avviso di ricognizione, non individui la professionalità richiesta.
In alternativa alla procedura che prevede prima l’avviso di ricognizione interna e poi l’eventuale selezione pubblica, si potrà procedere all’indizione di una unica selezione rivolta sia al personale interno che ai soggetti esterni.

AVVISO DI VALUTAZIONE COMPARATIVA
Nell'avviso di valutazione comparativa, con il quale viene indetta la selezione pubblica, sono precisati:-
i contenuti altamente qualificati della collaborazione da svolgere in relazione ad un determinato progetto;
- il termine e le modalità per la presentazione delle domande;
i requisiti richiesti;
- la indicazione del contenuto del colloquio;
- la data del colloquio, da fissarsi non prima di 8 giorni dalla scadenza del termine di pubblicazione dell'avviso di selezione. Se non indicata nel medesimo avviso la data viene resa noto successivamente ai candidati almeno 8 giorni prima del colloquio stesso mediante pubblicazione sul sito del Dipartimento;
- il compenso complessivo lordo spettante al collaboratore;
- la previsione della possibilità di proroga;
- ogni altra indicazione ritenuta utile.
L'avviso di selezione viene pubblicato sull’Albo Ufficiale di Ateneo e sul sito del Dipartimento per finalità di conservazione.

NOMINA DELLA COMMISSIONE DI VALUTAZIONE

Il responsabile della struttura, su proposta del responsabile scientifico, decorso il termine per la presentazione delle domande emana il decreto di nomina della commissione di valutazione, previa acquisizione da ciascun membro della dichiarazione di non avere condanne ai sensi dell’art. 35 - bis D.Lgs. 165/2001 (introdotto dalla Legge anticorruzione n. 190/2012).
Il decreto viene pubblicato sull'Albo Ufficiale dell'Ateneo e sul sito del Dipartimento per finalità di conservazione.
La commissione deve essere formata da almeno tre componenti (uno con funzioni di Presidente). E' opportuno prevedere la nomina di un commissario supplente.

La valutazione avviene per soli titoli oppure per titoli e colloquio. Effettuate le prove (il colloquio deve tenersi non prima di 8 giorni dalla scadenza dell'avviso di selezione) viene stilata la graduatoria finale e il Decreto di approvazione degli atti della selezione viene pubblicato sull'Albo Ufficiale di Ateneo e sul sito del Dipartimento per finalità di conservazione.

APPROVAZIONE ATTI E CONTRATTO

Il candidato risultato vincitore della selezione viene convocato per la firma del contratto di collaborazione e per rendere la dichiarazione anticorruzione ex art.15 D. Lgs 33/2013 e ex art.20 D.Lgs. 39/2013, oltre alla modulistica fiscale/previdenziale pertinente.

Una volta stipulato e firmato dalle parti, il contratto viene repertoriato.
L'incarico viene pubblicato sul sito di Ateneo alla pagina "Pubblicazione incarichi", insieme alla dichiarazione anticorruzione e al curriculum dell'incaricato.

Il controllo preventivo di legittimità precedentemente esercitato dalla Corte dei Conti nell'attuale quadro normativo deve ritenersi venuto meno per gli atti di conferimento di qualunque natura e per gli incarichi di cui all'articolo 7, comma 6, del D. Lgs. n. 165/2001 stipulati dalle Università statali.

Il Dipartimento provvede alla denuncia dell'incarico al Centro dell'Impiego nei casi previsti e trasmette il contratto e la relativa documentazione all'Ufficio Compensi a personale non strutturato, per la registrazione e la successiva liquidazione.

Alle scadenze previste nel contratto, e comunque al termine dell'incarico, il collaboratore deve presentare una relazione sull'attività svolta. Sulla base della relazione e dell'attività svolta il Responsabile della struttura, sentito il Responsabile scientifico, autorizza il pagamento delle relative spettanze.

Ultimo aggiornamento

07.04.2021

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