La coscienza, intesa come esperienza fenomenica - la capacità di sentire, di provare qualcosa - deve essere distinta dalle capacità cognitive, le quali in molte circostanze possono essere condotte in assenza di coscienza. Verranno forniti vari esempi di ciò, tratti sia dalla vita quotidiana sia dalla clinica neuropsicologica. Si proverà inoltre a tracciare una storia naturale della coscienza, argomentando come essa abbia avuto il suo abbrivio nel movimento attivo e nei meccanismi di reafferenza. Le implicazioni di questa ipotesi per la presenza della coscienza negli altri animali e in altri organismi saranno brevemente discusse.
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